Unpop

Acrylic on Canvas, 2023

“Unpop” è tutto ciò che è pop ma senza esserlo nel profondo. Essere pop è solamente l’atto coraggioso dell’uomo profondo. È pura apparenza e reazione. L’essere pop è atteggiamento, un modo di vivere ma non un modo di essere. Noi siamo come Felix che, scelti i panni del satiro di sé stesso, dell’ironicamente vincitore e vinto, si fa portatore di concetti che hanno a che fare più con gli abissi esistenziali dell’uomo piuttosto che con una mera apparenza. L’apparenza non ha nulla a che fare con ciò che noi siamo. Outside Pop, Inside Un-Pop. Pop e Unpop non si ignorano a vicenda, sono due facce della stessa medaglia, cosi come lo sono l’apparire e l’essere. In relazione al Pop, l’Un-Pop è più destinato al singolo, che a tutti, in più, accetta certamente le immagini del Pop e i codici, ma la riproduzione vuole disconnettersi dal l’oggetto in sé, che reale e ordinario, riposizionandolo in una dimensione non convenzionale e inusuale e facendoli portatori di significati che esulano dalla Pop Art tradizionale. Felix diviene così una sorta di Détournement post-moderno, come se il protagonista, in questo caso Felix, rappresentasse qualcosa di estraneo e inatteso, portatore di una nuova direzione di significato che in origine non avrebbe. Strappare Felix dal suo contesto pur mantenendolo in apparenza tale e quale si rifà alla famosa frase di Roland Barthes: “La miglior sovversione non consiste forse nel distorcere i codici anziché distruggerli?”

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